sabato 18 settembre 2010

Caos calmo (2008)


Caos calmo
Italia, 2008, colore, 105' (1h 45')
Regia di Antonello Grimaldi

Visto ieri sera su Rai 3.

Mentre Pietro (Nanni Moretti) e il fratello Carlo (Alessandro Gassman) stanno salvando la vita a due donne che stanno affogando, la moglie di Pietro viene colpita da un infarto e muore. Quando Claudia (Blu di Martino), la figlia di Pietro, è pronta per tornare a scuola, il padre decide di sedersi su una panchina nel piccolo parco che dà sulla finestra della classe di Claudia per aspettare l'uscita da scuola della bambina. Questo comportamento, che avrebbe dovuto durare un solo giorno, si perpetua invece per diverse settimane, costringendo amici e collaboratori di Pietro a recarsi al parco per parlare con lui. Il collega Samuele (Silvio Orlando), la cognata Marta (Valeria Golino), Eleonora (Isabella Ferrari), la sconosciuta che Pietro ha salvato dall'annegamento, e finanche il "grande capo" Steiner (un cammeo di Roman Polanski) raccontano a quest'ultimo le loro storie, i loro problemi, le loro angosce, mentre lo stesso Pietro cerca di risolvere i dubbi che lo tormentano. Alla fine Pietro troverà l'equilibrio che si è rotto con la morte della moglie e finalmente lascerà la panchina per tornare alla vita normale.

Il personaggio di Pietro è molto morettiano: pieno di dubbi, di insicurezze, di emozioni. Però, a differenza degli altri film di Moretti, non è lo stesso Moretti a crearsi il personaggio (la storia è tratta dall'omonimo libro di Sandro Veronesi), perciò Moretti fa Moretti ma non è Moretti, e questo penalizza la sua pur interessante interpretazione. Ad ogni modo il film è decisamente di buon livello. La sceneggiatura è curata e non scade nei soliti cliché, specialmente per quanto riguarda il rapporto di Claudia con la madre morta (il fatto che non rinfacci al padre che la mamma era più brava a fare le trecce o che, quando Pietro chiede alla figlia cosa regalarle per il compleanno, lei non risponda «Rivoglio la mamma»).
Il film, è diventato famoso per la chiacchieratissima scena di sesso tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Scena che, sono sincero, ho trovato inutile e del tutto gratuita. Non aggiunge nulla alla storia e si scontra con il tono mantenuto nel resto del film. Probabilmente bastava farla durare molto meno, farla meno morbosa e non crearci su un caso mediatico.
Un buon film, forse un po' altalenante in certi punti, ma nettamente migliore di molti altri film italiani di questi ultimi anni.