sabato 3 settembre 2011

Casablanca, Casablanca (1985)


Casablanca, Casablanca
Italia, 1985, colore, 109' (1h 39')
Regia di Francesco Nuti

Visto ieri su Rai 3.

Seguito di Io, Chiara e lo Scuro. Francesco (Francesco Nuti) e Chiara (Giuliana De Sio) stanno ancora assieme ma Francesco ha lasciato il biliardo e si è messo a fare il cameriere girando di città in città mentre Chiara cerca di sfondare con il sax. Un giorno un ricco e giovane agente, Daniel (Daniel Olbrychski), offre a Chiara un prestigioso lavoro su una nave da crociera, suscitando la gelosia di Francesco. Chiara parte e Francesco accetta la proposta del Merlo (Novello Novelli) di partecipare ad un torneo di biliardo a Casablanca. Mentre il torneo si svolge e Francesco batte avversario dopo avversario, la nave su cui Chiara sta lavorando fa scalo proprio a Casablanca e i due si incontrano casualmente in un locale che ricorda molto il Rick's Café Américain del film Casablanca. Chiara vuole riavvicinarsi a Francesco ma lui inizialmente la snobba finendo però poi per cedere alle insistenze di Chiara finché i due si riappacificano. I due terminano la serata facendo l'amore nel deserto ma, a causa di un intoppo con la macchina, Francesco arriva tardi alla semifinale e la perde. Però lo Scuro (Marcello Lotti), che ha accesso diretto alla finale come "testa di serie", gli cede il suo posto. Francesco si scontra con Domingo Acanfora e vince la partita grazie ad un'ottavina reale. All'ultimo colpo assiste anche Chiara, così i due si rimettono assieme e cominciano a progettare il loro futuro assieme. Già sul taxi per l'aeroporto, però, sorgono i primi problemi (gli impegni dei due sono così inconciliabili che finirebbero per stare assieme pochissimi giorni all'anno). All’aeroporto, dunque, Francesco lascia partire Chiara da sola (in un'altra scena-fotocopia della scena finale di Casablanca) e torna a bere da solo al Rick's Bar. Ben presto, però, Chiara lo raggiunge accettando la proposta di Francesco di restare a Casablanca per il resto della loro vita.

Prima regia di Francesco Nuti che deve molto sia al Maurizio Ponzi di Io, Chiara e lo Scuro, di cui questo film sembra quasi la fotocopia, sia al Michael Curtiz di Casablanca, a cui questo film si ispira forse un po' troppo. Il film nel complesso è godibile ma forse qua e là pecca eccessivamente di faciloneria (ad esempio quando lo Scuro gli cede il posto alla finale o nella ricerca dell'introvabile Rick's Bar sotto finale). Casablanca, Casablanca è molto smielato, comico quanto basta (carina la macchietta del portiere dell’albergo) e un po' troppo Nuti-centrico. Sembra, infatti, che il protagonista non sia Francesco Piccioli ma Francesco Nuti stesso, con le sue manie, i suoi tic, le sue fobie e soprattutto il suo pensiero. In certi momenti è come se Nuti prendesse il sopravvento su Piccioli e prendesse decisioni al posto suo, e questo spiazza non poco lo spettatore. Un film trasognato più che romantico, un film che non è affatto brutto ma che in più di un punto perde la direzione e non fa capire quale strada si stia seguendo.