sabato 3 settembre 2011

La macchia umana (2003)


La macchia umana
The Human Stain, USA, 2003, colore, 106' (1h 46')
Regia di Robert Benton

Visto ieri su Rai Movie.

Il professor Coleman Silk (Anthony Hopkins) viene cacciato dalla scuola in cui insegna da anni per aver involontariamente chiamato "zulù" due neri. La moglie non regge al trauma e muore di infarto tra le sue braccia. Qualche anno dopo Coleman si presenta da Nathan Zuckerman (Gary Sinise), giovane scrittore che si è volontariamente isolato dal mondo, per chiedergli di scrivere le sue memorie. Nathan accetta e Coleman gli racconta la sua vita. Nel frattempo l'ex professore conosce Faunia (Nicole Kidman), un'incolta addetta alle pulizie dal passato burrascoso e dall'infanzia piena di abusi e vessazioni e se ne innamora, nonostante lei sia molto più giovane di lui. Faunia contraccambia questa passione e i due finiscono più volte a letto assieme finché non ricompare Lester (Ed Harris), l'ex marito della donna. Lester, reduce del Vietnam e con chiari problemi psicologici, non tollera la relazione tra Coleman e Faunia e cerca di ostacolarla in tutti i modi. Tale relazione è molto chiacchierata anche in città: lettere anonime gettano fango su Coleman e anche Nathan cerca di far desistere lo stesso Coleman dal continuare la sua folle storia d'amore.
Alla narrazione del presente si allacciano i ricordi del giovane Coleman (Wentworth Miller), ricordi dei problemi di essere figlio di due genitori di colore, dei suoi sforzi fortemente osteggiati dal padre per diventare un pugile professionista, della tragica morte del padre durante il suo lavoro di cameriere sui treni, del dover decidere di dichiararsi "bianco" per il resto della vita per sfuggire ai pregiudizi razziali ma per questa scelta dover rinunciare a vedere la famiglia, al non poter mai fare un figlio per paura che il segreto venga svelato e al non potersi salvare dall'accusa di razzismo semplicemente rivelando le sue origini.
Alla fine Lester riuscirà ad uccidere Coleman e Faunia mandandoli fuori strada con la macchina. Al discorso funebre i professori che votarono per far cacciare Coleman dalla scuola si pentono, ormai troppo in ritardo, per non avere aiutato quando avrebbero potuto un amico in difficoltà mentre la sorella di Coleman rivela a Nathan l'intera storia di suo fratello.

Film complesso e articolato, difficile da cogliere nel profondo alla prima visione. Il professor Silk è un uomo che ha dovuto mentire per tutta la vita, un uomo che ha dovuto rinunciare alla famiglia per poter vivere una vita da bianco che se da un lato gli ha dato maggiore libertà nel rapporto con la società, dall'altro gli ha costruito una gabbia che lo ha privato di ogni legame affettivo escluso quello della moglie (alla quale, comunque, non ha mai rivelato il suo segreto). La macchia umana è un film lento, benché non sia mai noioso, con una regia abbastanza anonima. Il film si concentra un po' troppo – e un po' troppo morbosamente – sull'amore fisico dei due protagonisti, trascurando altri particolari che potenzialmente potevano essere altrettanto interessanti, come il rapporto con Nathan – talmente sottile nel film che viene da domandarsi se meritava davvero citare –, il rapporto di Coleman con la famiglia o l'effettivo livello di "ignoranza" di Faunia – che nel film non traspare quasi per niente, se non in un breve monologo un po' troppo fine a sé stesso. Buona la prova dei singoli attori anche se manca leggermente l'amalgama tra loro. Ognuno recita perfettamente la sua parte ma interagisce poco con gli altri personaggi – a parte forse, e comunque non sempre, i due protagonisti –, colpa più che altro di una sceneggiatura non all'altezza dei nomi degli attori in gioco.