sabato 22 giugno 2013

I miei più cari amici (1996)


I miei più cari amici
Italia, 1996, colore, 111' (1h 51')
Regia di Alessandro Benvenuti

Visto ieri su Iris.

Sei attori falliti vengono contattati, dopo quindici anni che non si faceva sentire, dall'ex amico e collega Alessio (Alessandro Benvenuti) e invitati alla sua villa. I sei sono: Martha (Athina Cenci), attrice di stampo classico che non trova più teatri disposti ad accogliere i suoi spettacoli; Brick e Brack (Gaspare & Zuzzurro), due comici che, per scrivere gli sketch comici dei loro spettacoli, registrano le conversazioni degli avventori di un bar; Oscar (Vito), coreografo effeminato circondato da una "corte" di collaboratori simili a lui; Loretta (Eva Robin's), ex pornostar; Rossano (Alessandro Gassman), attore di scarse capacità il cui punto di forza è più la bellezza che le doti recitative. Il pretesto per l'invito è di festeggiare il compleanno di Martha. All'inizio tutti e sei rifiutano ma, successivamente accettano, Martha per poter rinfacciare ad Alessio quello che ha fatto in passato, Brick e Brack per sfuggire a dei killer (interpretati da Roberto Ciufoli e Tiziana Foschi) che hanno involontariamente confessato un omicidio al microfono del registratore dei due, Oscar per svagarsi dopo che il suo amante lo ha lasciato, Loretta perché cacciata di casa dalla moglie del suo defunto amante e Rossano perché lo spettacolo per cui era stato scelto è stato cancellato.
Nonostante Alessio faccia il simpatico, l'aria nella villa è tesa e, dopo la prima cena, capiamo il perché. Martha e gli altri cinque, infatti, rinfacciano ad Alessio il fatto di aver usato la loro amicizia e sfruttato le loro debolezze per scrivere una commedia di successo, intitolata I miei più cari amici, in cui Alessio li ha sputtanati. Ed ecco perché da allora hanno avuto difficoltà a farsi valere nel mondo dello spettacolo. Alessio chiede scusa ai suoi amici e i rapporti tra i sette si distendono.
Nel frattempo le camere di Brick e Brack vengono perquisite e la cassetta su cui avevano registrato la conversazione dei criminali viene rubata. Rossano ha l'occasione di fare sesso con due giovani e procaci cameriere ma non ce la fa; lui sostiene sia perché da quando è arrivato alla villa non ha avuto ancora la possibilità di specchiarsi, dal momento che tutti gli specchi della casa sono stati tolti perché coperti da strane macchie. Una delle due ragazze, per vendicarsi, nasconde un paio di mutandine sotto il cuscino di Rossano e questo se la prende con Loretta. Ne nasce una lite violentissima che Alessio riesce a placare rivelando il vero motivo per cui i sei sono stati convocati: rimettere in scena I miei più cari amici, questa volta con gli interpreti originali. Tutti accettano e le prove vanno avanti, seppur tra alti e bassi. Intanto piccole cose accadono nelle stanze dei sei attori: scacchi che si muovono durante la notte, camere che si rassettano da sole, strane apparizioni.
Durante una prova, Oscar si rifiuta di interpretare una scena troppo personale e Martha si rende conto che loro sei non potranno mai recitare assieme. Ecco perché Alessio non li aveva scelti, quindici anni prima, per interpretare la prima edizione della commedia. Martha fa per andarsene ma Alessio la ferma e rivela al gruppo il vero motivo per cui li ha convocati alla villa: lui sta morendo e voleva averli vicino per un'ultima volta.
In realtà la verità è un'altra. Dietro a tutto c'è Nemo (Umberto Smaila), produttore televisivo ed ex amico dei sette protagonisti, che sta realizzando un gigantesco reality show. La villa è disseminata di telecamere che riprendono gli abitanti in ogni secondo e l'unico a sapere della loro presenza è Alessio. Nemo è molto felice di come sta procedendo il programma e, anzi, vorrebbe esasperare ancora di più le tensioni nel gruppo, al contrario dell'inviato della rete televisiva Tommasi (Gianmarco Tognazzi) che è scettico riguardo l'intero progetto.
Una sera Loretta va in camera di Alessio e si spoglia, concedendosi a lui. Alessio, non volendo farlo davanti alle telecamere, la riveste e la manda via. Alessio ha, così, una crisi di coscienza e sparisce durante la notte per poi riapparire il giorno dopo raccontando una storia straziante sui suoi figli che abitano in Svizzera. Il giorno dopo i sette escono per un'escursione in bici durante la quale Alessio, fingendo una caduta, stacca microfoni e telecamere e racconta agli amici la verità. Così i sette si coalizzano per sabotare il programma. Prima fingono che l'audio salti nel momento in cui stanno rivelando di essere stati complici in un omicidio, poi decidono di intrufolarsi nottetempo in sala regia. Oscar, però, in cambio della promessa di far fallire il nuovo spettacolo del suo ex fidanzato, avverte Nemo il quale provvede a spostare tutto. In preda all'ira, Martha uccide Oscar sotto l'occhio vigile delle telecamere. Tommasi fa chiudere immediatamente il programma ma, non appena si allontana, i sette rivelano che era tutto un trucco. Per lo choc - e grazie anche al suo stile di vita poco sano - a Nemo viene un ictus e i sette hanno la loro vendetta. Durante la festa che segue, mentre tutti si divertono, Alessio si eclissa, lasciando Loretta disperata perché davvero ci teneva a far l'amore con lui.
Alcuni mesi dopo, Alessio scrive ai sei amici i quali stanno portando in scena la commedia, con la regia della stessa Martha, riscuotendo un successo entusiasmante.

Ottima commedia che riesce, in fase di scrittura, a sfruttare le potenzialità di un gran cast. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno davvero uguale peso nel dipanarsi delle vicende. Nessuno dei protagonisti primeggia davvero sugli altri e nessuno degli attori cerca di rubare la scena agli altri, segno sia della loro professionalità sia che il copione è stato scritto e seguito in modo rigoroso. L'unico appunto si potrebbe fare al personaggio di Alessandro Gassman: poco interessante, troppo vago e, tutto sommato, sacrificabile.
Il film riesce ad alternare piacevolmente momenti comici a momenti molto seri (la scena in cui Vito si rifiuta di recitare un passaggio troppo personale, ad esempio) creando un prodotto di ottima fattura e dimostrando che i sette attori protagonisti riescono a recitare bene e sembrare credibili anche nei toni drammatici e non solo in quelli comici, come fino ad allora ci avevano abituato.
La regia di Benvenuti è rigorosa, seria e pulita ma in certi punti sa osare senza lasciare prendersi la mano.
In sostanza, un ottima prova cinematografica, costruita bene e realizzata anche meglio. Un film dolce-amaro che merita sicuramente almeno una visione.